Prima di presentarvi nuovi cani in cerca di casa (purtroppo tantissime, troppe cessioni...), vogliamo goderci questo bel momento. Leo era un cagnolino dai tracorsi pesanti. Era passato da più mani, ma mai da quelle giuste. Sapete quando vi dicono: per i cani basta l'amore? È la più grande fandonia del secolo. Certo, un cane ha bisogno dell'amore che è il motore che muove il mondo, quello bello. Ma l'amore non basta... un cane ha bisogno di attenzioni, di cure, di una sana alimentazione, del giusto movimento, soprattutto di grandissimo senso di responsabilità. Che attenzioni potevano avere per Leo i precedenti proprietari se non si sono accorti del dolore che attanagliava da anni questa creatura di 5 kg? Come hanno fatto a non accorgersi del disastro che aveva in bocca? Dell'infezione galoppante? Della sofferenza che Leo provava? Si sono formati degli ascessi purulenti che hanno fatto avanzare l'infezione fino ad arrivare a far marcire una parte della mandibola che è arrivata addirittura a cadere lasciandogli quella forma anomala della mandibola che noi avevamo notato. Non era un problema creatosi in un mese, ma in anni di trascuratezza totale. Questo ci hanno spiegato in parole povere i veterinari che lo hanno sedato, sottoposto a lastre e a un piccolo intervento per sistemare il disastro. Leo dovrà prendere ancora antibiotico per un po', ma finalmente non soffre più. Quindi, quando si parla di "COMPAGNI DI VITA" (chi ha orecchie per intendere, intenda...), diamo il giusto peso a queste parole. Leo era una vittima innocente, NON un compagno di vita!
Per fortuna al mondo esistono anche tante belle persone e oggi Leo è il vero compagno di vita di Giovanni. Giovanni lo ha scelto e amato dal primo momento, i due hanno già iniziato la loro vita insieme dandosi gioia a vicenda. Un'adozione bellissima accompagnata da un piccolo gesto che ci ha commosso. Il giorno in cui Leo è arrivato nella nuova casa, non solo ha trovato una famiglia pronta ad amarlo (e non solo), ma ad accoglierlo c'era anche un biglietto personalizzato a dimostrazione della gioia per il suo arrivo. DIMENTICHIAMOCI DI QUELLO CHE È STATO, PREPARIAMOCI PER QUELLO CHE SARÀ ! BENVENUTO LEO, TI TRAVOLGEREMO D'AMORE! Queste le parole sul biglietto, un biglietto che ha ridato dignità a tutta la vita di Leo. Finalmente sarebbe stato il vero compagno di vita di qualcuno. E che facciamo? Non ringraziamo tutte le persone che hanno portato a questo bel lieto fine? Grazie alla signora che lo ha recuperato da chi diceva che al giorno dopo non sarebbe arrivato (fate tutte le ipotesi, sono tutte plausibili). Grazie ad Emanuela che lo ha accolto per la prima notte. Grazie per l'ennesima volta agli angeli di ZAMPA Trentina, sempre loro, sempre Inge e Karl, che hanno salvato l'ennesima vita. Grazie ai veterinari della clinica veterinaria Marlengo di Merano, sempre disponibili e sempre eccezionali. Caro signor Giovanni, grazie soprattutto a lei e alla sua famiglia per aver scelto proprio Leo, un cagnolino che non ha avuto nulla dalla vita, ma che è pronto a vivere la vera vita adesso, accanto a voi. Buona vita Leo❤️
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Oggi sarà anche l'ultimo giorno di carnevale, ma questo non è uno scherzo. È una delle più belle adozioni degli ultimi tempi, una di quelle in cui non si lascia nulla al caso. Bell era una lupa cecoslovacca di circa un anno dal potenziale altissimo, ma che, per una serie di motivazioni non previste, non veniva gestita in maniera corretta e quindi non aveva tante regole. Abituata a vivere solo fuori, molto irruente, complicata al guinzaglio, entusiasmo alle stelle, gestione dell'entusiasmo pessima. Aveva avuto qualche richiesta, ma sentivamo che non c'era quella giusta. Poi un giorno ci chiamano Christian e Serena, hanno già un cane della stessa razza, Aron, cane molto equilibrato ma pur sempre abituato a vivere senza altri cani. Senza impegno invitiamo Christian e Serena a venire a conoscere Bell, lasciando Aron a casa intanto. Loro vengono, trascorrono più di un'ora con noi e con Bell. Ci fanno tante domande, ma soprattutto si dedicano a Bell. Mentre Serena parla con noi, Christian prende Bell al guinzaglio e iniziano a conoscersi e chiunque avrebbe visto che tra loro stava nascendo qualcosa, troppa complicità per essere un primo incontro. Nonostante la sregolatezza di Bell, Christian e Serena restano molto colpiti da lei. Sappiamo tutti però che l'ultima parola spetta al loro cane Aron. Chiediamo aiuto ad Arianna, un'educatrice che conosce bene questa razza ed era pure venuta a conoscere Bell per capire se avesse potuto inserirla con i suoi cani. Non era stato possibile, ma ormai anche Arianna si era affezionata a Bell ed è rimasta un importante riferimento per noi. Le parliamo di questa nuova possibile richiesta e Arianna invita Christian e Serena con il loro Aron a raggiungerli al suo campo. Lo stesso giorno noi andiamo a prendere Bell per portarla al campo e vedere se i due potessero essere compatibili. In una storia vi pubblicheremo un minutino di questo pomeriggio. Per noi è stato come assistere a uno spettacolo. Ci siamo sedute e lo spettacolo è iniziato. Arianna gestiva Bell , Christian e Serena Aron. Prima li hanno fatti passeggiare separatamente, poi Arianna ha permesso a Bell di vedere Aron, ha aspettato che frenasse l'entusiasmo e si rilassasse un po' e alla fine li ha lasciati liberi di conoscersi. A quel punto noi siamo rimaste a bocca aperta, hanno fatto tutto loro. Un Aron perfetto, una Bell che iniziava a imparare dal maestro. Wow... Prima che i due fossero troppo stanchi, Arianna ha chiuso l'incontro e tutti ce ne siamo tornati a casa ottimisti e motivati. Christian e Serena ci pensano ancora un po', vanno a prendere Bell un'altra volta per una passeggiata con Aron e l'incontro successivo portano Bell a casa per vedere come va. Sarà l'ultimo incontro perché da quel giorno Bell è rimasta con loro. Con tutte le attenzioni e le tutele del caso, da oltre due settimane Bell ha iniziato la sua nuova splendida avventura e le foto che ci inviano dicono piùdi mille parole.
Da parte nostra solo grazie, grazie a loro, vorremmo averne veramente tanti adottanti così, grazie ad Arianna per la disponibilità e per tutto quello che ci ha insegnato su questa impegnativa ma splendida razza. Vorremmo questa volta ringraziare anche la nostra Carol, fondamentale in tutti gli incontri. Così è nata e si è realizzata questa meravigliosa adozione. Con tanta soddisfazione, buona vita Bell❤️ Quale miglior modo per farvi gli auguri che una bellissima notizia che vale per 10. Eh sì, è stata dura, veramente dura... ma i 10 piccolini della cucciolata delle pit polemiche trascorreranno il loro primo Natale in famiglia. Per loro abbiamo ricevuto oltre 200 chiamate, quasi tutte da scartare a priori, perché adottare, soprattutto un cucciolo di queste razze, richiede tanta consapevolezza. Non potevamo assolutamente rischiare che andassero, tra qualche mese, ad affollare canili che già hanno tanti cani simili a loro in cerca di casa. Alla fine però abbiamo trovato 10 meravigliose famiglie, l'ultima è arrivata stamattina da Belluno per dare una nuova vita all'ultima piccolina rimasta. Non li nomineremo uno per uno, perché il post diventerebbe troppo lungo, ma davvero con tutto il cuore vogliamo ringraziare questi adottanti per aver scelto questi cuccioli e per essersi messi a disposizione con noi, comprendendo e accettando le nostre richieste e il nostro iter di adozione.
A tutto ciò però non saremmo potute arrivare senza l'aiuto di tante persone, persone che mettono al primo posto i cani, che hanno fiducia in noi, che con noi condividono il pensiero che ogni animale ha diritto a una seconda possibilità, da qualunque parte arrivi. Aiutare noi ha significato prima di tutto aiutare loro. GRAZIE a Gigi Raffo , gestore del Parco Canile Rovereto Arcadia Onlus : i cuccioli non erano un problema suo, non poteva sicuramente prenderli, ma ha deciso di aiutarci (e aiutarli) pubblicando un post tutto per loro che ha avuto grande visibilità e ha contribuito a trovare le famiglie giuste. Anche perché Gigi è persona intelligente e sa che a volte un gol parato, vale quanto un gol fatto: selezionare oggi una famiglia consapevole, potrebbe evitare un domani l'ingresso di un cane in canile. Grazie Gigi. GRAZIE al caro veterinario Dr. Omar Bonetti: da subito ci ha sostenuto e supportato, ci ha accompagnato a casa dei cuccioli, li ha visitati, sverminati, vaccinati e chippati. Omar è un uomo d'oro con un cuore grande, a lui va la nostra stima oltre che il nostro affetto sincero. Grazie Omar. Grazie a tutte le volontarie che ci hanno aiutato con i preaffidi, grazie alle persone che ci seguono e condividono i nostri post, grazie alle nostre volontarie di ZAMPA Trentina che nei giorni più caotici si sono messe a totale disposizione. Anche se qualcuno ha avuto da ridire, noi manterremo il nostro impegno di far sterilizzare la mamma pit appena passate le feste, perché i cuccioli saranno anche bellissimi, ma finché i nostri canili non saranno vuoti, non è giusto che arrivino queste cucciolate casalinghe (seppur non volute) che vanno a togliere speranze e possibilità a chi ancora attende una famiglia. Buon Natale e buona vita ai 10 dolcissimi pit cuccioli. Quest'anno non abbiamo fatto video di Natale, ci sembrava che l'adozione dei 10 cuccioli fosse il miglior modo per ringraziarvi e per augurare Buon Natale a voi, alle vostre famiglie e ai vostri cari animali. GRAZIE PER ESSERCI SEMPRE, grazie anche da parte di queste dieci vite Di belle notizie ce n'è sempre bisogno, e con tutto quello che abbiamo penato per Tony, è davvero una bellissima notizia questa. Tony lo avevamo recuperato nel giro di due ore un giovedì sera dopo che, vista l'emergenza, la nostra Carol aveva dato la sua disponibilità allo stallo. È rimasto con noi 10 giorni durante i quali è migliorato tantissimo sotto tutti gli aspetti. Mentre Carol lavorava, stava qui a casa con noi, ma non poteva stare a contatto con i due cagnolini di casa perché troppo piccoli e delicati rispetto alla sua gioiosa irruenza. Perché Tony è così, un'esplosione di entusiasmo e voglia di vita e di conoscere. È stato quindi uno stallo complicato ma portato avanti con estrema dedizione da parte di tutti. Un cane troppo buono e bello per non attirare in breve tempo l'attenzione di una bella famiglia. Ezio e Diana avevano da poco perso il loro labrador ed erano pronti ad accogliere una nuova vita. Il tempo di organizzare il preaffido e il viagggio e sabato scorso sono venuti a prenderlo. Tony non si è smentito, la sua curiosità e la sua positività verso tutti e tutto, gli hanno permesso di ambientarsi in un attimo. La nuova famiglia è già innamorata di lui e lui dei suoi nuovi compagni di vita. E questa volta siamo certe che sia per sempre.
Grazie alla volontaria friulana che si è attivata subito col preaffido, grazie a Diana ed Ezio per aver scelto Tony, grazie al Dr. Davide per la visita , ma soprattutto grazie alla nostra Carol che in un momento particolarmente impegnativo della sua vita, non si è comunque tirata indietro di fronte a una grave emergenza. È stata dura, ma finalmente anche a te possiamo dire Buona vita, Tony❤️ Concludiamo la giornata con la notizia che tanti aspettavano: erano tre che dividevano un box e una cuccia all'esterno. Luna, 13 anni, aveva trovato subito l'adozione del cuore grazie al papà della nostra amica Manuela ed è ormai da quasi un mese che dorme al caldo. Aron aveva una richiesta già da dieci giorni e gli adottanti andavano a portarlo a spasso rimandando il momento di accoglierlo in casa per non lasciare solo Thor. Pochi giorni fa finalmente anche Thor ha avuto la sua occasione e Agnese con il marito lo hanno scelto per iniziare insieme una nuova vita. A quel punto anche Silvia finalmente ha potuto portare Aron a casa. Quel recintino ora è vuoto, i suoi occupanti sono tutti felicemente a casa in tre bellissime famiglie. Dopo tanti anni insieme, non sembrano patire la separazione dai loro vecchi compagni di vita, ma si godono le attenzioni e le coccole che vengono loro riservate. Un ringraziamento particolare al signor Paolo che nelle ultime settimane ha seguito Aron e Thor ed è stato molto disponibile con noi. Un grazie di cuore alle famiglie che li hanno scelti. Vedere quel recinto vuoto è una gioia immensa. Buona vita Luna, Aron e Thor ❤️❤️❤️
Fuori scende una pioggia incessante, è subito buio, il freddo inizia a farsi sentire... c'è una cagnolina che ha vissuto ben 13 anni all'aperto e il freddo e la pioggia iniziavano ad essere pesanti per le sue ossa. Da due giorni la vita di questa cagnolina è cambiata, le ultime due notti le ha passate al caldo e all'asciutto, sopra una cuccia morbida morbida, accanto a chi già le vuole un mondo di bene. Non ci ha impiegato nulla a capire che è bello godersi il giardino , ma a una certa ora è anche bello entrare in casa. I suoi dolcissimi occhi si sono già innamorati di chi l'ha scelta nonostante tutto.
Stiamo parlando della nostra Luna, labrador di 13 anni. Avevamo pubblicato da poco il suo appello, quando ci ha chiamato la nostra amica Manuela. Il suo papà e la sua mamma sarebbero pronti ad accogliere Luna offrendole la possibilità di trascorrere serenamente i suoi ultimi anni, speriamo tanti. La nostra Carol ha chiamato il suo amico Dr. Davide dicendo che una nonnina aveva la possibilità di andare a casa, ma necessitava prima di una visita veterinaria per capire le sue condizioni. Davide l'ha visitata per un'ora, piccoli acciacchi dovuti all'età, ma nulla di grave. Era un venerdì e il pomeriggio chiamiamo Krizia che da poco ha aperto la toelettatura Kurama a San Dona', la più vicina al luogo dove si trovava Luna. Non la conoscevamo, le abbiamo detto la stessa cosa: una nonnina poteva andare a casa, ma non poteva andarci senza prima averle dato una ripulita. Krizia ci stupisce offrendo subito la sua disponibilità già la mattina dopo, anche la domenica se fosse stato necessario. E così sabato mattina facciamo uscire Luna per l'ultima volta dal suo recintino. È buonissima, così come lo era stata dal veterinario, lo è anche per il bagnetto e l'asciugatura, il tutto fatto assecondando i suoi tempi senza alcuno stress. Una cagnolina fantastica che dopo il trattamento di Krizia diventa anche bellissima, con un pelo che sembra velluto. In toelettatura ci raggiungono Manuela e la figlia Sofia. Manuela si commuove nel vederla, la sente già parte della famiglia. Due passi e poi si parte per una nuova vita. Il papà di Manuela si innamora subito di Luna, il feeling è reciproco, Luna sembra essere sempre stata con lui in quella casa. Lo cerca, lo segue, si rilassa accanto a lui e si gode tutto ciò che la nuova vita le offre, è amore tra i due, in questo caso non c'è bisogno di altro. Ci piace sempre tanto raccontare le storie a lieto fine di questi nonnini, perché meritano tanto e lo meritano anche in tempi veloci. Non saranno nonnini, ma ricordiamo che anche i due labrador, compagni di vita di Luna, attendono la loro famiglia, venite a conoscerli, sono fantatsici. Per Luna vorremmo davvero ringraziare tutte le persone che si sono interessate a lei, il Dr. Davide Ferrari per la professionalità e la sensibilità, Krizia per gli stessi motivi, Manuela che l'ha scelta senza neanche volerla vedere e il suo meraviglioso papà che l'ha accolta da subito come compagna di vita (grazie ovviamente anche alla mamma !). Cara Luna, qui tutti c'eravamo un po' innamorati di te e stavamo cercando il modo migliore per aiutarti, vederti andare a casa è una delle grandi gioie di questo volontariato. Buona vita Luna Nei prossimi giorni saranno finalmente disponibili GLI ZAMPARACCONTI DI ZAMPA Trentina Volume 2. Se vi è piaciuto il primo volume, se avete voglia di immergervi per un po' nel nostro mondo, se siete curiosi di capire cosa c'è dietro un'adozione o se semplicemente vi piacciono le belle storie di animali, non perdetevi questo bel libretto. Ancora una volta dieci storie vere con protagonisti i nostri amici, ancora una volta ogni storia è divisa in due parti: nella prima è l'Umana Narratrice a raccontare, nella seconda sarà l'animale stesso a raccontare. Abbiamo scelto dieci protagonisti, rappresentativi per motivi diversi, che ci auguriamo possano regalarvi una piacevole lettura. Chiederemo un'offerta di 12 euro che, tolto il costo della stampa (ahimè aumentato), andranno devoluti a ZAMPA Trentina per aiutare i nostri amici in difficoltà. Se siete interessati, contattateci su messenger o su WhatsApp al 3458426319 o 3480120409. A fine mese sarà pronto anche il nostro calendario e magari possiamo pensare a una combo calendario+libro per chi vuole esserci ancor più vicino. Sempre grazie per il supporto che ci date, buona lettura ❤️ Questa è una delle storie più belle degli ultimi anni, è la storia di Zoe che finalmente ha il suo lieto fine.
La nostra storia si incrocia con la storia di Zoe il 23 luglio scorso quando ci chiama Margherita, cugina di una di noi, che con la famiglia sta trascorrendo l'estate in Sicilia. Fuori dalla porta si è trovata una dolce cagnolina che non se ne vuole andare. È una bracca, sicuramente non randagia. Margherita va dal veterinario dove scoprirà che non è chippata e diffonde l'appello di ricerca del suo proprietario. Nessuna risposta. Margherita non la accoglie inizialmente in casa convinta che il cane tornerà da dove è venuto. Ma questo non accade. Contatta noi che cerchiamo una volontaria in zona. La cagnolina, nel frattempo ribattezzata Zoe, viene chippata, visitata, sterilizzata. Trascorre la convalescenza a casa di Margherita, perché non poteva di certo restare per strada. Alla fine dell'estate Margherita deve rientrare in città e non può portare Zoe con sé. L'unica alternativa sembra la strada o un canile sovraffolato. Paola, la nostra presidente, non ci sta. Trova stallo per lei a Bologna, ma Zoe è troppo agitata e non è gestibile lì. A questo punto entrano in scena gli angeli di ZAMPA Trentina, Inge e Karl, che tante volte hanno aperto il loro cuore e la loro casa a cagnolini estremamente bisognosi. Lo faranno anche questa volta, per la nostra Zoe. Andiamo noi a prendere Zoe a Verona, ma durante il viaggio scopriamo che ha le pulci. Inge e Karl sono degli angeli, ma non possiamo approfittarne e infestare i loro cagnolini. Portiamo Zoe a casa mia e, con l'aiuto di Linda, le facciamo un bel bagnetto con antiparassitario. Zoe è buonissima e la sua dolcezza è sconcertante. Non ci conosce ma si fida di noi e ci permette di manipolarla senza mai lamentarsi. Ormai si è fatto tardi e decidiamo che stanotte dormirà qui, separata dagli altri cagnolini. Scopriamo una Zoe brava che non sporca in casa, piena di energie, mangia come non ci fosse un domani, adora tutte le persone e va d'accordo anche con i cagnetti di casa. Quando è sola effettivamente si agita, porta in giro tutto quello che trova, addirittura una volta me la trovo sul tavolo. Notiamo un rigonfiamento anomalo sulla coscia che richiederà un approfondimento. Il giorno dopo, Paola accompagna Zoe da Inge e Karl. Loro saranno la salvezza di Zoe. Non è stato facile... Zoe era effettivamente dolcissima e molto amorevole, ma , mentre Inge e Karl erano al lavoro, si agitava tantissimo. Al rientro dal lavoro, Inge si metteva le mani nei capelli: i panni precedentemente stesi sullo stenditoio erano sparpagliati per tutto il giardino, i cuscini buttati in giro ovunque, le ciotole dell'acqua svuotate e i cagnolini di casa stressati. In loro presenza invece Zoe era un angelo. Tutta questa situazione non quadrava, si stava sottovalutando qualcosa... Inge e Karl dividono gli spazi di casa e prendono appuntamento dai loro veterinari della Clinica Veterinaria Marlengo di Merano. La visita chiarisce molte cose e lascia noi angosciati. Il rigonfiamento sospetto nascondeva un grave problema alla testa del femore che richiedeva un intervento immediato per riposizionarla in maniera corretta. Già questo doveva procurare forti dolori alla povera Zoe, ma in realtà la sofferenza più forte arrivava dalle orecchie che presentavano una gravissima e profonda infezione. Abbiamo capito tutto e soprattutto abbiamo capito quanto fosse eccezionale Zoe: la sua voglia di essere amata era talmente forte che le coccole e la presenza umana la distraevano dai dolori lancinanti che lei doveva avere. Quando però rimaneva sola quei dolori lancinanti li sentiva tutti, si agitava e da lì i disastri in casa. Parte subito una terapia d'urto per le orecchie e viene programmato l'intervento. Durante l'anestesia, viene sistemato alla perfezione il femore, asportato un piccolo tumore mammario ed effettuata una pulizia perfetta delle orecchie. L'operazione porta anche a una scoperta angosciante sulla causa della sua frattura, l'ipotesi più accettabile di un morso di un cane viene soppiantata da un'ipotesi molto più probabile: il tipo di frattura e la quantità esagerata di terra e sabbia trovata nelle orecchie porta a pensare che qualcuno abbia tentato di seppellire viva questa cagnolina dopo averle dato una badilata. Non avremo mai certezze di ciò, ma siamo certe che il passato di Zoe nasconda qualcosa di molto pesante che avrebbe annientato l'anima di molti altri cani, ma non la sua che è rimasta un'anima pura, bella e fiduciosa verso qualunque essere vivente. Ci aveva visto giusto Inge quando diceva: Zoe vuole solo amore, solo amore... fame d'amore, ne aveva tanta la nostra Zoe. L'intervento e le cure mirate trasformano Zoe. Senza il dolore a tormentarla, Zoe diventa bravissima anche quando rimane a casa da sola (non sottovalutate mai il comportamento dei vostri cani!). Zoe aveva colpito tutte noi al cuore, ma non solo noi... la settimana scorsa Jessica con la sua famiglia è andata da Inge a conoscere Zoe e anche lei non ha potuto fare a meno di innamorarsene. Qualche giorno fa, tra la commozione generale, Zoe ha iniziato la sua nuova vita in una nuova casa che questa volta ci auguriamo sia per sempre, perché tutti se lo meritano, ma Zoe ancor di più. Deve riscattare un passato crudele che non è comunque riuscito a piegare la sua anima. Zoe sicuramente resterà una cagnolina unica per tutti noi, ci ha dato e insegnato tanto , la porteremo sempre nel cuore. A chi in passato le ha fatto del male auguriamo di rendersi un giorno conto di doversi solo vergognare per il male che le ha procurato. Fortunatamente al mondo esistono anche tante belle persone. Grazie a Margherita che ha dato il via al salvataggio di Zoe, grazie alla volontaria siciliana Rosa che si è subito attivata, grazie alla nostra Paola che ha lottato finché non l'ha fatta arrivare da noi, grazie a Jessica che con la sua famiglia ha già iniziato ad amarla e a trattarla come una principessa, grazie con tutto il cuore alla Clinica Veterinaria Marlengo di Merano per l'assoluta professionalità, ma anche per l'umanità e la sensibilità dimostrate, anche lì tutti si sono innamorati della nostra Zoe. Li abbiamo tenuti per ultimi perché non ci sono parole per esprimere la gratitudine che proviamo per Inge e Karl. Non ci ricordiamo più come li abbiamo conosciuti, ma da quando la loro strada ha incrociato la nostra, hanno portato tanta luce in ZAMPA Trentina e soprattutto nella vita di tantissimi cagnolini. Ci vorrebbero molte più persone come loro e il mondo sarebbe un posto meraviglioso. Con un sorriso commosso e qualche occhietto lucido siamo felicissime di poter dire finalmente: buona vita dolcissima Zoe❤️ E in mezzo a tante cessioni, ci fa immenso piacere dare anche una splendida notizia. Il nostro Khonshu ci dava veramente tanti pensieri, non arrivava neanche una richiesta per lui, i proprietari dovevano lasciare l'Italia e la prospettiva del canile diventava sempre più reale. E un giorno invece ci chiama Federica... l'avevamo già sentita in precedenza, cercava un cane da adottare ma non aveva le idee chiare. Sarebbe stato il primo cane per la famiglia ma faticava a trovare il cane giusto. Quelli che la colpivano, non erano adatti al suo contesto. Quelli che proponevamo noi, non la convincevano. Tra questi c'era anche Khonshu che, onestamente, come primo cane di famiglia suscitava qualche dubbio sia in noi che in lei. Khonshu è buonissimo, ma è timido e insicuro e certamente non è ( o forse non era) il cane che ti corre incontro e subito ti apre il cuore. Ma l'appello di Khonshu continuava a saltare fuori a Federica e un giorno ci chiede di conoscerlo senza nessun impegno. E senza nessun impegno anche da parte nostra, il giorno dopo la telefonata, una domenica pomeriggio, organizziamo un incontro con la famiglia. E niente... i cani sono degli esseri meravigliosi , sempre pronti a stupirci. Non le sarà corso incontro, ma nel giro di pochi minuti si faceva coccolare da tutti. Ribadiamo le possibili difficoltà, garantiamo il nostro supporto e diamo tutto il tempo per valutare pro e contro. Di tempo ce n'è voluto veramente poco, perché ben presto Federica ci chiama con l'entusiasmo di chi è pronta ad accogliere una nuova vita con tutto l'impegno richiesto. Abbiamo optato per un inserimento graduale e alla fine, sempre più convinte fosse la scelta giusta, lo abbiamo lasciato alla sua nuova vita. Federica e la sua bella famiglia si sono dimostrate volenterose, pazienti, determinate e Khonshu ha percepito tutto ciò. Oggi è un cane amato e sereno. Ogni giorno fa un progresso. Noi continuiamo a vederlo perché con Federica partecipa ai nostri Zampapomeriggi. Ed è davvero emozionante constatare di volta in volta come Khonshu diventi sempre più sicuro e sereno e con lui anche Federica . Questo risultato l'abbiamo raggiunto grazie all'impegno di tutta l'associazione che si è messa a disposizione per supportare Khonshu, prima ,durante e dopo l'adozione. Un grazie a Benedetta che inizialmente ci aveva aiutato con Khonshu proponendogli tante nuove belle esperienze, ma ovviamente il grazie più grande va a Federica (e famiglia) perché ci ha sempre creduto. E finalmente con tutto il cuore, BUONA VITA PER SEMPRE, KHONSHU
Condividiamo con voi le notizie belle, è giusto condividere con voi anche una notizia che mai avremmo voluto dare.
Abbiamo aspettato un attimo a scriverlo perché essere volontarie non significa abituarsi agli addii. Ogni addio porta con sé tanto dolore. Il Nonno era con noi dall'ottobre scorso quando, dopo quasi un anno di canile, abbiamo deciso di prenderlo in stallo con la sua compagna di vita, nonna Mia. Lei due mesi fa ha trovato la famiglia perfetta, lui è rimasto a casa con noi dove ormai stava bene ed era sereno. Fin da subito lui è apparso il piu fragile dei due, almeno fisicamente (perché caratterialmente invece era un figo pazzesco). La sua artrosi è andata via via peggiorando nonostante tutte le terapie che abbiamo tentato. Ormai c'era una componente neurologica per cui nulla si poteva fare. Abbiamo passato tanti bei mesi con lui. Finché ce la faceva, amava venire a spasso con noi. E non importava se gli altri dovevano rallentare i loro ritmi per stare al suo passo, il Nonno meritava rispetto. Poi le passeggiate, anche se brevi, sono diventate difficili per lui. Allora qualche volta andavamo in area cani dove poteva annusare mille odori senza spostarsi troppo. Ha partecipato anche a qualche nostro zampapomeriggio dove subito tutti lo riconoscevano e gli regalavano una carezza. Stessa cosa per chi passava qui a casa. Ma lui è il Nonno? E poi gli andavano incontro per non farlo affaticare e se lo coccolavano. Non sappiamo come ha passato la sua vita, ma sappiamo che era un cane fantastico. Amava la vita e quello che gli offriva senza mai lamentarsi. Tutti da lui avrebbero imparato il significato della parola Dignità. In nome della sua amata dignità abbiamo preso la decisione più difficile. Da oltre un mese ormai non era più possibile portarlo fuori. Faceva 3/4 passi , poi cedeva (tre zampe su quattro ormai fuori uso). Passava quasi tutto il tempo in cuccia, lo portavamo in braccio in giardino per i bisogni, arrivava piano piano in cucina (tre passi) quando mi sentiva prendere le ciotole. Non si alzava neanche per bere, troppa fatica. Ma noi ormai lo conoscevamo bene, e ce lo portavamo noi alla ciotola, allora si dissetava in quel modo particolare che solo lui aveva. Quando eravamo a tavola, lo aiutavamo a raggiuncerci perché sapevamo che gli piaceva stare nei paraggi in attesa di qualcosa che sempre arrivava. Probabilmente proprio perché amava ancora tanto mangiare, non siamo riusciti a prendere prima la decisione più triste. Qualche notte fa però la prospettiva è cambiata. Poco prima di mezzanotte, come sempre, scendo per portare tutti in giardino per l'ultima pipì . Trovo il Nonno sul pavimento, sdraiato nella sua pipì mentre si sforza invano di rialzarsi. Lo sguardo che mi rivolge, dice tutto. Lo lavo, lo rimetto comodo e lo tranquillizzo. Due ore dopo, dalla camera sento qualcuno lamentarsi, penso a uno dei piccoli che ogni tanto si lamenta nel sonno. Scendo giù e invece scopro che è il Nonno. Un pugno nello stomaco, mai l'avevo sentito lamentarsi. Gli cambio posizione, lo faccio bere e aspetto che si riaddormenti. Ci vorrà un po', mi guarda ansimando anche se non è caldo. E allora capisco quanto sono stata stupida. Non facciamo altro che parlare di benessere del cane, spieghiamo che a un cane non basta una ciotola piena e un divano per essere felice. E io cosa stavo facendo? Il Nonno mi vedeva uscire con gli altri, vedeva gli altri corrermi incontro, fare su e giù dal giardino, avvicinarsi a qualunque cosa, persona o animale li incuriosisse e lui, il più figo di tutti, poteva solo stare a guardare. Quanto mi stavo accanendo? Quanto stava soffrendo... La mattina dopo ho chiamato la veterinaria. Per lui ho scelto un addio in casa, nella sua cuccia, con i suoi odori e il suo mondo attorno. La veterinaria non ha avuto dubbi. La sofferenza era palese, le zampe quasi completamente rigide. Non posso dire che sia stato facile, il suo sguardo ancora non mi abbandona, soprattutto quello sguardo verso.di me nel momento in cui la veterinaria gli metteva il laccio emostatico (che tra l'altro lui, per non smentirsi, inizialmente ha scambiato per un premietto). Lì sinceramente ho vacillato un attimo, per fortuna c'era Cristina con me... Mentre la veterinaria gli praticava la prima puntura dell'anestesia, io gli davo i suoi premietti preferiti. Probabilmente non sarebbe servita neanche l'ultima iniezione, in pochi minuti se ne è andato. Sembrava dormisse, tanto era serena la sua espressione. Billy e Poch non hanno avuto particolari reazioni sul momento, mi ha stupito invece il gatto malefico, da sempre ostile per principio a qualunque cane. È rimasto nei paraggi tutto il tempo, lui che, come arriva in casa un estraneo, è solito eclissarsi, questa volta rimaneva a due passi da noi e dal Nonno. Quando noi ci siamo allontanate un attimo, lui è andato ad annusarlo: l'addio di un guerriero a un altro degno guerriero. Una delle prime persone a cui ho detto del Nonno è stata l'adottante della Nonna. Può essere uno dei soliti film mentali umani, ma proprio quel giorno la Nonna non aveva mangiato nulla e, se nei giorni precedenti, era arzilla e saltellava intorno a tutti, proprio quel giorno se ne stava triste in cuccia. Io sono certa che lei in qualche modo abbia capito. Anche in questa circostanza io non posso fare a meno di ringraziare. In primis tutte le persone della mia associazione, nessuna esclusa. Paola che ha smosso mari e monti per cercare una nuova terapia per poi darmi carta bianca nelle decisioni, Cristina che si è fatta due ore di macchina per starmi accanto e ha poi, con Claudio, dato una sepoltura da re al nostro nonnino, Roberta che da poco ha perso i suoi due cani storici, ma mi è stata comunque vicino a modo suo, Manu così sensibile ed empatica, Carol che seppur in vacanza ha tirato fuori una dolcezza unica per confortarmi, Linda, anche lei in vacanza, che ha trovato bellissime parole per noi, Giorgia che ha condiviso con noi le sue esperienze, Giampi che ha cercato di sdrammatizzare. Grazie alla veterinaria, umana e professionale allo stesso tempo, che nulla ha fatto per forzarmi ne' in un senso ne' nell'altro. Ma grazie anche a tutti voi che avete conosciuto e adorato il nostro nonnino. Probabilmente è stato amato nei suoi anni precedenti, ma con assoluta certezza vi dico che ha ricevuto tantissimo amore da tantissime persone anche in questi 9 mesi. Ora caro Nonno, corri finalmente felice e libero dal dolore, salutaci tutti i nostri cari amici, cerca la mia Milly e proteggila dai cani invadenti, cerca la dolce Luna per riposarti, gioca con tutti, ma soprattutto cerca Jake e andate a spasso a fare i fighi per tutto il paradiso dei cani, perché vi ci vedo proprio bene insieme, voi due a spaccare il mondo. Anche tu ti unisci agli altri che popolano il nostro cuore e lì resterai per sempre. Se mi chiedete se ne è valsa la pena adottare un cane anziano, vi rispondo con fermezza che è stata la decisione migliore che potessi prendere. È stato un onore e una gioia immensa stargli accanto, nella gioia e nel dolore. Ho scelto una selezione di foto per onorarti, nonnino mio, attimi di vita quotidiana che tra qualche tempo riusciremo a guardare con un sorriso malinconico invece che con gli occhi lucidi. Buon ponte caro Nonno |
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Marzo 2024
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